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le miniere nell'antichità

 

 

Pscheggia.JPGL'escavazione del cinabro nel Monte Amiata risale a tempi antichissimi.
Tracce di antiche escavazioni sono state riscontrate in diverse miniere: Siele, Solforate,DSC00002.JPG Morone, Cornacchino, Cortevecchia. Stando ai reperti litici trovati (mazze, picconi, asce e zappette in corno di cervo), la datazione di questi lavori viene fatta risalire al neolitico (cultura di Rinaldone,III° millenio a.C.).In alcune tombe di necropoli rinanoldiane sono stati recuperati resti ossei con tracce di cinabro. Si deve tener conto che tali attrezzi furono impiegati per molti secoli.


Il ritrovamento di una moneta con l'effige di Filippo il Macedone, nella miniera del Cornacchino, convaliderebbe l'ipotesi che i lavori di estrazione del cinabro nelle miniere del Monte Amiata continuarono anche nel V° secolo a.C. cioè in epoca etrusca. Come è noto gli Etruschi impiegavano il cinabro, per colorare gli affreschi. Ccinart133.JPGScavavano gallerie inclinate che seguivano il minerale a partire dagli affioramenti e lo trasportavano, all'esterno, a spalla in sacchi di pelle. E' probabile che abbiano eseguito anche scavi a cielo aperto. Lo si deduce dal ritrovamento nella miniera delle Solforate (Gall. Clelia) di lavori antichi con armature in legname di grosso diametro, con le quali avrebbero puntellato una trincea aperta per lavorare con una certa sicurezza, in un'area con notevoli emanazioni di gas. Nella zona delle Solforate sono state rilevate anche delle mazze di legno.