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Il paese di Radicofani , sorge su un' elevata rupe vulcanica di roccia basaltica.larry_ferrante
Si trova nella bellissima vallata della Val d'Orcia tra il Monte Amiata e il Monte Cetona e per la sua posizione è un luogo strategico per la via Francigena. Di epoca Carolingia la rocca è documentata sin dal 978, ma vi sono stati trovati anche resti Etruschi. Per la sua posizione è stato sempre oggetto di contesa tra le varie potenze della zona ed il Papato di Roma. Dapprima sotto il controllo dei monaci di Abbadia San Salvatore, ai quali si contrapposero gli Aldobrandeschi, poi i Conti di Chiusi e i Manenti di Sarteano. Successivamente fece parte dello Stato Pontificio, della Repubblica di Siena, del Granducato di Toscana e infine del Regno d'Italia.
Da ricordare la figura di Ghino di Tacco che conquistò il borgo nel 1290 e da qui intraprese le innumerevoli scorribande ai danni dei malcapitati pellegrini, ricordato però come ladro gentiluomo perché lasciava loro di che sopravvivere e leggenda vuole che gli offrisse anche un banchetto. Ricordato da Dante: « Quiv'era l'Aretin che da le braccia fiere di Ghin di Tacco ebbe la morte » (Purgatorio VI, vv. 13-14) e dal Boccaccio nel Decamerone: "Ghino di Tacco piglia l'abate di Clignì e medicalo del male dello stomaco e poi il lascia quale, tornato in corte di Roma, lui riconcilia con Bonifazio papa e fallo friere dello Spedale."


DA VEDERE:


La Rocca di epoca Carolingia, venne trasformata in Fortezza per ordine di Cosimo i dei Medici dal noto architetto Baldassarre Lanci. Distrutta nel 1735 è stata restaurata e dal 1999 è riaperta al pubblico ed è interamente visitabile, compresi tutti i camminamenti sotterranei e le postazioni di tiro. Il mastio ospita il museo con reperti scoperti durante gli scavi archeologici compiuti durante il restauro.

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La Chiesa di S. Agata, ex convento dei minori conventuali, del XVIII secolo con all'interno uno splendido dossale in terracotta invetriata, destinato a rivestire la parte posteriore dell'altare, di Andrea della Robbia, un crocefisso ligneo trecentesco ed un pregevole gruppo ligneo policromo del secolo XVIII.


La Chiesa parrocchiale di S. Pietro Apostolo, in stile romanico del XIII secolo; l'interno sormontato dalla volta a sesto acuto racchiude molte opere d'arte. Tra le opere, alcuni dossali in terracotta invetriata di scuola robbiana.


Il borgo di Contignano è molto caratteristico, con le sue case e le sue viuzze rimanda al fascino dei borghi medievali intatti, inoltre dalla sua altura gode di un pregevole paesaggio. Pare che il suo nome derivi da un uomo d'armi, tale Acontinius o Acontius, uno dei veterani a cui il console Lucio Cornelio Silla distribuì terre in Toscana. Questo accadeva intorno all'anno 82 a.C. Una pergamena del 1028 ne attesta la proprietà all'Abbazia di San Salvatore.


La Villa Medicea 'La Posta" si trova nella parte bassa del paese fu commissionata al Buontalenti da Federico I de Medici alla fine del 500 come casa di caccia e che è servita per secoli come stazione di cambio cavalli e ristoro per i viaggiatori diretti o di ritorno da Roma. Di fronte alla villa all'inizio del 600 fu eretta per i viandanti una grande fontana.

 

LINK:

www.comune.radicofani.si.it

www.parcoamiata.it

www.parcodellavaldorcia.com

www.cm-amiata.siena.it