- Pb5Sb4S11 -
CLASSE MINERALOGICA: Solfuro GRUPPO: Trimetrico SISTEMA: Monoclino GRUPPO SPAZIALE: P21/b GEMINAZIONE: ABITO: I cristalli sono prismi allungati striati longitudinalmente, aghiformi e plumosi. DUREZZA: 2,5 PESO SPECIFICO: 6,2 INDICE DI RIFRAZIONE: COLORE: Grigio piombo, nero. LUCENTEZZA: Metallica TRASPARENZA: Opaco SFALDATURA: {100} buona STRISCIO: Giallastro, bruno FRATTURA: PLEOCROISMO: GENESI: Di origine idrotermale, ha paragenesi con stibnite, jamesonite, plagionite e sfalerite GIACIMENTI: Si trova a Salisburgo, Clausthal e Wolfsberg, in Germania; a Pribram, nella Repubblica Ceca; a Sala e Boliden, in Svezia; a Nertchinsk, in Siberia; a Trepca, nel Kosovo. In Italia in aggregati di sottilissimi aghetti simili a feltro è stata trovata nella miniera di Brosso, in provincia di Torino; rarissima è nella miniera di fluorite di Corvara, nel comune di Sarentino, in provincia di Bolzano; in alcune geodi del marmo di Carrara; infine nella miniera di piombo del Bottino, nel comune di Stazzema, in provincia di Lucca. CENNI STORICI: ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: Gli aghi sono flessibili. Viene decomposto parzialmente da HNO3, solubile in HCl a caldo con formazione di H2S. Fonde al cannello. COMMENTO: Se i cristalli aciculari hanno consistenza feltrosa, si ha la varietà plumosite. CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO: STANZA: TECA: DESCRIZIONE CAMPIONE:
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- ZnS -
CLASSE MINERALOGICA: Solfuro GRUPPO: Monometrico SISTEMA: Cubico GRUPPO SPAZIALE: F43m GEMINAZIONE: {111} e {211} geminazioni per contatto multiplo e intercrescite lamellari. ABITO: Spesso non ben cristallizzata. I rari cristalli sono tetraedrici (un tetraedro diretto ed uno inverso) DUREZZA: 3,5 - 4 PESO SPECIFICO: 4,1 INDICE DI RIFRAZIONE: n=2,37 COLORE: Giallo pallido, bruno, nero. LUCENTEZZA: Adamantina sui piani di sfaldatura, vitrea, resinosa TRASPARENZA: Da trasparente ad opaco SFALDATURA: {011} perfetta STRISCIO: Bianco, bruno. FRATTURA: Concoide PLEOCROISMO: Assente GENESI: Idrotermale, magmatica, pegmatica, pneumatolitica, sedimentaria, spesso associata a Galena ed altri solfuri. GIACIMENTI: Splendidi cristalli si trovano nei giacimenti di Trepča (Kosovo), Pribram (Repubblica Ceca), Kapnik (Ungheria), Alston Moor (Inghilterra), Joplin (Missouri) e Santander (Spagna). Cristalli piccoli ma splendidi si trovano anche in Svizzera e nel marmo di Carrara. I giacimenti più significativi al mondo si trovano comunque negli Stati Uniti, in Canada, in Australia; in Kosovo, in Austria e in Italia. I giacimenti italiani più significativi sono quelli della Sardegna, in particolare Montevecchio nel Medio Campidano e Monteponi nell'Iglesiente; un grande giacimento è quello Raibl (Alpi orientali); un altro importante giacimento è quello di Gorno in provincia di Bergamo. CENNI STORICI: ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: Può essere fluorescente se esposta ai raggi ultravioletti. A volte è stata usata come gemma, specie nelle colorazione giallo arancio, tagliata a brillante, nonostante il basso valore di durezza che possiede. COMMENTO: CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO: STANZA: TECA: DESCRIZIONE CAMPIONE:
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- PbS -
CLASSE MINERALOGICA: Solfuro GRUPPO: Monometrico SISTEMA: Cubico GRUPPO SPAZIALE: Fm3m GEMINAZIONE: geminati di compenetrazione, contatto e lamellari. ABITO: Cubico, ottaedrico ed in combinazioni dei due. DUREZZA: 2,5 PESO SPECIFICO: 7,5 - 7,6 INDICE DI RIFRAZIONE: COLORE: Grigio piombo, con sfumature bluastre. LUCENTEZZA: Metallica TRASPARENZA: Opaca SFALDATURA: {001} perfetta; {111} parziale STRISCIO: Grigio FRATTURA: Indistinta PLEOCROISMO: Assente GENESI: Si trova soprattutto in giacimenti filoniani di origine idrotermale, accompagnata da diversi tipi di ganga (ad esempio calcite, quarzo, fluorite e barite). Quando affiora in superficie la galena si può trovare spesso alterata, per azione degli agenti atmosferici, e trasformata parzialmente in carbonati di piombo, ossidi e solfati. GIACIMENTI: Nel giacimento di Stribro, presso Pribram, in Repubblica Ceca in grandi cristalli cubici fino a 12 cm e nell'isola di Man, in Gran Bretagna, cristalli fino a 25 cm. Si trova anche a Trepca, nel Kosovo; a Coeur d'Alne, nell'Idaho; ad Aspen, in Colorado e a Bleiberg, in Austria, solo per citare i principali. In Italia si trova in piccoli cristalli nelle fenditure del porfido di Cuasso al Monte e a Boarezzo, in provincia di Varese; cristalli anche voluminosi nella miniera di Val Cololden, in provincia di Lecco; sulle pendici del Monte Civillina a Recoaro, in provincia di Vicenza; a Gorno, in provincia di Bergamo; in bei cristalli nella miniera di fluorite di Corvara ed in quella di Terlano, in provincia di Bolzano, e in tante altre località come Montevecchio nel medio campidano e Monteponi nell'Iglesiente.E' un minerale abbastanza comune nei giacimenti a solfuri misti della Toscana, anche se non si ritrova in forma cristallina euedrale. CENNI STORICI: E' molto conosciuta sin dall'antichità grazie alla facilità con cui era possibile estrarne il piombo; i babilonesi la utilizzavano quindi per la produzione di piombo utile per la costruzione dei vasi nei giardini pensili; gli antichi romani invece utilizzavano il piombo per le condutture dell'acqua e per coloranti e cosmetici; con l'invenzione della stampa il piombo ha avuto un'ulteriore impennata nel suo utilizzo. La galena è tutt'oggi il principale minerale da cui si estrae Piombo. ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: La lucentezza metallica è maggiore sulle superfici di sfaldatura che sulle faccie del cristallo. Può contenere piccoli percentuali (1%) di Argento, viene definita allora galena argentifera. Come detto sopra, dalla Galena è possibile estrarre Piombo, elemento estremamente utilizzato nell'industria; si utilizza piombo in leghe, nell'industria elettrica, metallurgica, chimica, come insetticida, nella fabbricazione di vetri, in coloranti, smalti ed in infinite altre applicazioni. Il problema del Piombo è legato alla sua tossicità, dato che risulta un elemento tossico difficilmente eliminabile dall'organismo umano. COMMENTO: L'abito, la perfetta sfaldatura e soprattutto l'elevata densità, rendono la galena un minerale facilmente riconoscibile. CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO: STANZA: TECA: DESCRIZIONE CAMPIONE:
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- Sr[SO4]-
CLASSE MINERALOGICA: Solfato GRUPPO: Trimetrico SISTEMA: Rombico GRUPPO SPAZIALE: Pnma GEMINAZIONE: Molto rare ABITO: Di solito presenta cristalli euedrali, tabulari o prismatici. Si può trovare anche celestina di aspetto nodulare, fibroso e granulare DUREZZA: 3 - 3,5 PESO SPECIFICO: 3,96 INDICE DI RIFRAZIONE: α=1,621 β=1,623 γ=1,630 δ=0,009 COLORE: Incolore, binca, blu chiaro, rossiccia, verdognola, bruna. LUCENTEZZA: vitrea o amdreperlacea TRASPARENZA: Da trasparente a traslucida SFALDATURA: {001} perfetta; {201} buona. STRISCIO: Binco FRATTURA: Concoide PLEOCROISMO: Assente GENESI: La celestina può avere origine idrotermale, in associazione a galena e blenda, oppure sedimentaria evaporitica in associazione a Zolfo, Gesso, Aragonite e cloruri. GIACIMENTI: Stati Uniti (Ohio, Michigan), Madagascar (cristalli ben formati di colore blu), Inghilterra, Egitto in Italia vi sono giacimenti in Sicilia. CENNI STORICI: Il nome deriva dal latino caelestis=celeste, a causa del colore blu. In antichità aveva una sua importanza in quanto veniva usata per colorare di rosso le fiamme sacre (questo effetto stupiva e terrorizzava i credenti). In tempi successivi fu invece utilizzata per i primi rudimentali fuochi d'artificio. ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: Colore rosso al test alla fiamma (si distingue così dalla Barite che alla fiamma è verde pallido); alcuni campioni sono fluorescenti ai raggi UV. La celestina si utilizza come colorante nell'industria chimica, per la produzione di preparati di stronzio utili nel campo della pirotecnia, della ceramica, della cosmesi, dei lubrificanti; a volte si estrae stronzio puro da impiegare come metallo. COMMENTO: La celestina si riconosce grazie ad abito, colore e saggio alla fiamma. La bellezza dei cristalli, la buona lucentezza e la stupenda tonalità di blu. CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO: STANZA: TECA: DESCRIZIONE CAMPIONE:
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