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Minerali
Sezione dedicata alle schede tecniche dei minerali.

Mesolite PDF Print E-mail

Mesolite fibrosa radiale- Na2Ca2[Al6Si9O30]·8(H2O) -

CLASSE MINERALOGICA: Allumo-silicato
GRUPPO: Trimetrico
SISTEMA: Rombico
GRUPPO SPAZIALE: Fdd2
GEMINAZIONE: {010} e {100}, caratteristiche.
ABITO: Prismatico allungati, spesso fibroso o massivo.
DUREZZA: 5
PESO SPECIFICO: 2,26
INDICE DI RIFRAZIONE:  α=1.505  β=1.505  γ=1.505  δ=0.001
COLORE: Incolore, bianco, grigio, giallo
LUCENTEZZA: Vitreo
TRASPARENZA: Trasparente, lucido, opaco
SFALDATURA: {110} {110}, perfetto
STRISCIO: Bianco
FRATTURA: Irregolare
PLEOCROISMO:
GENESI:
Si forma in cavità di rocce basaltiche. 
GIACIMENTI:
Stati Uniti, Australia, Africa india, Cina, Europa e in genere in tutte le Regioni basaltiche.
CENNI STORICI: Fu trovato e descritto per la prima volta nel 1816 in un'Isola dell'arcipelago della Farange dei Ciclopi, in Sicilia.
ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: Fa parte della "famiglia" delle Zeoliti. Può essere piroelettrica e piezielettrica.
COMMENTO: I campioni aghiformi radiali possono costituire curiosi pezzi da collezioni.
CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO:
STANZA:
TECA:
DESCRIZIONE CAMPIONE:

 
Berillo (Smeraldo, Acquamarina) PDF Print E-mail

Berillo: Varietà Smeraldo- Al2Be3[Si6O18] -

CLASSE MINERALOGICA: Silicato
GRUPPO: Dimetrico
SISTEMA: Esagonale
GRUPPO SPAZIALE: P6/mcc
GEMINAZIONE:
ABITO:
I cristalli hanno quasi sempre prismatici e sono costituiti da un prisma esagonale rotto alle estremità o terminato dalla base oppure combinato con la base e con bipiramidi esagonaliBerillo: varietà Acquamarina.
DUREZZA: 7,5 - 8
PESO SPECIFICO: 2,6 - 2,9
INDICE DI RIFRAZIONE:  ε=(1,565-1,599)  ω=(1,569-1,610)  δ=(0,004-0,009) 
COLORE:
Incolore, bianco, Verde, verde-blu, blu, giallo, rosa, rosso.
LUCENTEZZA: Vitrea, resinosa
TRASPARENZA: Trasparente, traslucido
SFALDATURA: {0001} imperfetto
STRISCIO: Bianco
FRATTURA: Concoide
PLEOCROISMO: Assente o debole, giallo-verdastro.Berillo: varietà Morganite
GENESI: La genesi primancipale è quella pegmatitica-pneumatolitica, spesso in vene. Si può trovare anche in alcune rocce metamorfiche (scisti) e nei graniti, in genere coem minerali accessori.
GIACIMENTI: Brasile, Colombia, Usa (California, Colorado, Idaho, New Hampshire, Nord Carolina, Sud Dakota, Utah), Australia, India, Cina, pakistan, Afganistan, Sud Africa, Zambia, Madagascar, Russia, Norvegia, Austria, Germania, Irlanda. In Itlaia sono stati trovati Smeraldi in Val d'ossola e nelle Alpi Apuane.
CENNI STORICI: Il nome deriva dal greco beryllos e significa "preziosa acqua blu-verde del mare". E' da sempre apprezzata come gemma.
ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: E' un minerale incolore ma assume le sue fantastiche colorazioni grazie a varie impurezze presenti nel reticolo cristallino. Può presentare fluorescenza ai raggi UV. L'utilizzo del Berillo, quando cristallizza in qualità da taglio, è nel campo della gioielleria (gran parte del suo mercato è occupato dalle varietà smeraldo ed acquamarina); il berillo è però anche fondamentale per l'estrazione del berillio, elemento che viene impiegato in leghe leggere e resistenti (trova moltissime applicazioni nell'industria aereospaziale); infine il berillo (con tutte le sue varietà e colori) è un importantissimo minerale da collezione.
COMMENTO: Durezza, abito, località di rinvenimento e colore ci consentono di classificare un berillo; i campioni di questo minerale sono incredibilmente affascinanti. In base al colore si definiscono alcune varietà di questo minerale con diversa importanza gemmologica.
Smeraldo: Colore verde intenso (verde smeraldo appunto) che da il nome anche ad un tipo di taglio di pietre preziose (taglio a smeraldo)
Acquamarina: Colore azzurro.
Eliodoro:
Colore giallo.
Morganite: Colore Rosso.
Per la sua natura e genesi 8pneumatolitica) questo minerale tende a crescere in genere ben sviluppato e di notevoli dimensioni. Sono stati trovati Berilli del diametro maggiore di un metro e lunghezze di svariati metri.
CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO:
STANZA:
TECA:
DESCRIZIONE CAMPIONE:

 
Albite (Plagioclasio) PDF Print E-mail

Cristalli di Albite (Plagioclasio sodico)- Na[AlSi3O8] -

CLASSE MINERALOGICA: Allumo-silicato
GRUPPO: Trimetrico
SISTEMA: Triclino
GRUPPO SPAZIALE: C1
GEMINAZIONE: I cristalli sono quasi sempre geminati, di solito tipo Albite-Calsbad. In molti casi queste geminazioni si Cristalli di albite pseudo-eudraliriflettono macroscopicamente con striature lungo le facce del cristallo. 
ABITO: Si presenta sempre cristallina, euedrale o subeudrale, con cristalli prismatici tabulari di dimensioni varie a seconda dell'ambiente in cui si forma (da macrocristallina, con cristalli fino a 15 cm a microcristalina, con cristalli non visibili ad occhio nudo)
DUREZZA: 6 - 6,5
PESO SPECIFICO:
2,6
INDICE DI RIFRAZIONE:  α=(1.528-1.533)  β=(1.532-1.537)  γ=(1.538-1.542)  δ=0.010
COLORE: Incolore, bianca, gialla, verde, bruna, nera
LUCENTEZZA: Vitrea
TRASPARENZA: Trasparente, traslucida, opaca
SFALDATURA: {001} perfetto, {010} buono
STRISCIO: Bianco
FRATTURA: Irregolare
PLEOCROISMO: Incolore
GENESI: Costituente principale di rocce granitiche. é presente in uan grande varietà di altre rocce magmatiche. Si trova anche in vene pegmatitiche e in rocce metamorfiche (filladi, Micascisti, gnaiss).
GIACIMENTI: Si trova ovunque siano presenti rocce magmatiche e metamorfiche descritte in precedenza.
CENNI STORICI: La scoperta è avvenuta nel 1815 in Svezia. Il nome deriva dalla parola latina albus=bianco per via del colore tipico che presenta il minerale.
ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: E' uno dei minerali principali che costituiscono la Crosta Terrestre, essendo questa formata principalmente da rocce granitiche. E' uno dei due termini chimici del Plagioclasio, una serie chimica formata da Albite-Anortite. L'Albite è il termine sodico (acido), L'Anortite il termine calcico  {Ca [Al2Si2O8]}. Entrambe formano soluzioni solide con Ortoclasio. Mentre è in genere possibile distinguere cristalli di Ortoclasio da cristalli di Plagioclasio (non sempre), anche ad occhio nudo, risulta impossibile distinguere i due Plagioclasi se non tramite analisi in microscopia ottica o analisi chimica.
COMMENTO: E' presente un po' ovunque e i cristalli sono in genere ben formati. Tuttavia non è così semplice trovare dei grossi campioni trasparenti da collezione.
CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO:
STANZA:
TECA:
DESCRIZIONE CAMPIONE:

 
Rodocrosite PDF Print E-mail

Rodocrosite- Mn[CO3] -

CLASSE MINERALOGICA: Carbonato
GRUPPO: Dimetrico
SISTEMA: Trigonale
GRUPPO SPAZIALE: R3c
GEMINAZIONE: Lamellari, poco comuni
ABITO: Romboedrico, scalenoedrico con facce arrotondate o curvate; si rinviene anche tabulare, stalattica, colonnare, botroidale, radiale, granulare, a rosette, a grappoli e concrezionale
DUREZZA: 3,5 - 4
PESO SPECIFICO: 3,7
INDICE DI RIFRAZIONE:  ε=1,597  ω=1,816  δ=0,219Rodocrosite
COLORE: Di solito rosa e rosso, ma si trova anche rosso rosato, arancio rossastro, rosso brunastro, bruno, grigio giallastro, giallo, bianco e nero rossastro
LUCENTEZZA: Vitrea
TRASPARENZA: Trasparente, traslucida
SFALDATURA: {1011} perfetta
STRISCIO: Bianco
FRATTURA: Concoide o in frammenti
PLEOCROISMO: Debole
GENESI: In rocce ignee intrusive (specie graniti), ma si forma anche in seguito a metamorfismo e molto spesso in ambiente idrotermale; raramente ha origine sedimentaria
GIACIMENTI: Sweet Home Mine nel Colorado (USA) da dove vengono i campioni più belli, ma anche in Montana, New Jersay, Arizona e California (sempre in USA); Argentina (famosa per i campioni stalamittici a bande bianche e rosa), Canada (Quebec), Messico, Perù, Sud Africa, Namibia e in Europa si trova in Romania e Germania.
CENNI STORICI: Fu Hausmann nel 1813 a dichiarare questo minerale dandole il nome dalle due parole greche rhodon = rosa e chromos = colore. Il 17 Aprile 2002, il governatore Owens ha designato la rodocrosite come minerale di stato del Colorado (divenendo il ventesimo minerale di stato), in seguito ad una richiesta avanzata da alcuni studenti che la ritenevano idonea, grazie al suo colore, a rappresentare il Colorado (che in spagnolo significa rosso).
ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: E' facilmente effervescente in soluzioni acide. Quando é massiva presenta delle tipiche bande bianche. Viene anche utilizzata per l'estrazione di manganese (anche se non é tra i minerali principali in tal senso). E' molto tenera e ciò ne limita l'impiego come gemma, anche se viene comunque tagliata come pietra semi-preziosa ed impiegata in campo ornamentale (specie i campioni a bande rosa e bianche); nel campo del collezionismo mineralogico viceversa, alcuni campioni di Rodocrosite raggiungono quotazioni molto elevate.
COMMENTO: E' facilmente riconoscibile grazie a colore e sfaldatura, si distingue dalla rodonite perché reagisce agli acidi, é più tenera e può avere bande bianche (invece che nere come nella rodonite); potrebbe essere confusa con calcite rosa, la quale però é fluorescente ai raggi ultravioletti. La rodocrosite é veramente un bellissimo minerale, attenzione però che si può alterare abbastanza facilmente
CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO:
STANZA:
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DESCRIZIONE CAMPIONE:

 
Heulandite PDF Print E-mail

Heulandite su roccia basaltica- (Ca,Na2,K2)4[Al8Si28O72].24(H2O) -

CLASSE MINERALOGICA: Allumo-silicato
GRUPPO: Trimetrico
SISTEMA: Monoclino
GRUPPO SPAZIALE: Cm
GEMINAZIONE:
ABITO: Tabulare, lamellare, trapezoidale e più raramente prismatico e aciculare. Si presenta anche sotto forma di aggragati in lamelle raggianti ed incrostazioni
DUREZZA: 3 - 3,5
PESO SPECIFICO: 2,2
INDICE DI RIFRAZIONE:  α=(1.476-1.506)  β=(1.479-1.510)  γ=(1.479-1.517)  δ=(0.003-0.011)
COLORE: Incolore, bianco, grigio, verde, rosa, giallo, rossastro, brunastro fino a nero
LUCENTEZZA: Da vitrea a madreperlacea
TRASPARENZA: Trasparenti o traslucidi
SFALDATURA: {010} perfetto
STRISCIO: Bianco
FRATTURA:
Irregolare
PLEOCROISMO:
GENESI:
Si forma in vari ambienti geologici: vulcanici, metamorfici di basso grado, pegmatitici, diagenetici (seppellimento di sedimenti, in genere marini, che subiscono processi di compattazione e formazione di rocce sedimentarie) 
GIACIMENTI: India (zeoliti di Poona), Islanda, USA (molte località), Canada, Brasile, Iran, Australia, Nuova Zelanda, Scozia, Germania, Russia. In Italia è presente heulandite in Sardegna
CENNI STORICI: Fu descritta per la prima volta nel 1822 dal cristallografo H.J. Brook che la chiamò heulandite in onore di J.H. Heuland, noto collezionista britannico; in precedenza l'heulandite veniva confusa con la Stilbite.
ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: Fa parte della famiglia delle Zeoliti. Attualmente l'heulandite viene impiegata come filtro nell'industria chimica e come minerale da collezione
COMMENTO: Grazie all'abito, la perfetta sfaldatura, la densità e la lucentezza è possibile riconoscere l'heulandite; molto belli sono i campioni provenienti da Poona (Deccan, India)
CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO:
STANZA:
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DESCRIZIONE CAMPIONE:

 
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