- X3Y2[SiO4]3 -
CLASSE MINERALOGICA: Silicato GRUPPO: Monometrico SISTEMA: Cubico GRUPPO SPAZIALE: Ia3d GEMINAZIONE: Possono essere anche molto complesse. I granati presentano spesso delle belle zonature di crescita. ABITO: Cubico o dodecaedrico. DUREZZA: 6,5 - 7,5 PESO SPECIFICO: (3,582 - 4,318) INDICE DI RIFRAZIONE: COLORE: Variabile in base alla specie chimica. Rosso, bruno, nero, verde, giallo, rosa, bianco. LUCENTEZZA: Da vitreo a resinoso. TRASPARENZA: Da trasparente a traslucido e opaco. SFALDATURA: Assente STRISCIO: FRATTURA: Scabrosa, sub-concoide PLEOCROISMO: Rosa, giallo, bruno in alcune specie chimiche. GENESI: Si formano in ambiente metamorfico di contatto (specialmente di rocce calcaree), metamorfico regionale (scisti e filladi) e in alcune paragenesi magmatiche (sieniti) e metamorfismo di rocce basiche (Serpentiniti). GIACIMENTI: Si può trovare in tutti i tipi d roccia precedentemente descritti. Si trovano in Molte aree, in ogni continente. Stati uniti, Ande, Madagascare e altri stati Africani, Asia minore, Russia, Repubblica Ceca, Alpi. CENNI STORICI: Il termine granato designa un gruppo di minerali di cui alcuni in uso fin dall’età del bronzo come gemme; trovare granati nei gioielli degli antichi egiziani, greci e romani non è raro. Il nome "granato" deriva dal latino granatus (grano), con un probabile riferimento al malum granatum (melograno), pianta con semi rossi con forma e colore simili a quelli di alcuni cristalli di granato. ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: Vi sono diverse varietà di granati che cambiano colore al variare della luce a cui sono esposti (naturale o ad incandescenza). I granati possono avere una lucentezza che ne fa belle pietre preziose oppure essere opachi e quindi utilizzati a scopi industriali come agenti abrasivi. COMMENTO: I granati sono un gruppo di minerali a simmetria cubica e con ampia variabilità chimica che ne conferisce diverse proprietà (soprattutto cromatiche e fisiche). Si distinguono 6 tipologie di granato naturale:
Almandino Fe3Al2(SiO4)3 : E' la varietà più comune, di colore rosso. E' usato coem pietra preziosa. Piropo Mg3Al2(SiO4)3 : Colore rosso fuoco è molto usato come gemma. Esiste uan specie di color rosa-violetto (Nord America) e una blu (Madagascar). Grandi cristalli di Piropo (fino a 20 Kg in peso) estremamente puro sono stati rinvenuti a Martiniana Po (CN). Spessartina Mn3Al2(SiO4)3 : Colore giallo-arancio, è raro e utilizzato come gemma. Andradite Ca3(Fe3+,Ti)2(SiO4)3 : Molto raro. Il colaro può essere nero, verde o giallo-bruno, a secondo della composizione. Può essere usato anch'esso come gemma. La varietà gialla è anche chiamato Topazolite, mentre la varietà verde è molto preziosa e viene chiamato Demantoide ed è anche conosciuto coem Smeraldo degli Urali, visto che ha un colore verde acceso ed è tipico di questa zona. Glossularia Ca3Al2(SiO4)3 : Colore variabile dal rosso, verde, giallo, incolore. molto rara e ricercata come gemma. Uvarovite Ca3Cr2(SiO4)3 : Color verde smeraldo, è molto rara e si può trovare nei Serpentini.
CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO: STANZA: TECA: DESCRIZIONE CAMPIONE:
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- (Ca,Na2,K2)4[Al8Si28O72].24(H2O) -
CLASSE MINERALOGICA: Allumo-silicato GRUPPO: Trimetrico SISTEMA: Monoclino GRUPPO SPAZIALE: Cm GEMINAZIONE: ABITO: Tabulare, lamellare, trapezoidale e più raramente prismatico e aciculare. Si presenta anche sotto forma di aggragati in lamelle raggianti ed incrostazioni DUREZZA: 3 - 3,5 PESO SPECIFICO: 2,2 INDICE DI RIFRAZIONE: α=(1.476-1.506) β=(1.479-1.510) γ=(1.479-1.517) δ=(0.003-0.011) COLORE: Incolore, bianco, grigio, verde, rosa, giallo, rossastro, brunastro fino a nero LUCENTEZZA: Da vitrea a madreperlacea TRASPARENZA: Trasparenti o traslucidi SFALDATURA: {010} perfetto STRISCIO: Bianco FRATTURA: Irregolare PLEOCROISMO: GENESI: Si forma in vari ambienti geologici: vulcanici, metamorfici di basso grado, pegmatitici, diagenetici (seppellimento di sedimenti, in genere marini, che subiscono processi di compattazione e formazione di rocce sedimentarie) GIACIMENTI: India (zeoliti di Poona), Islanda, USA (molte località), Canada, Brasile, Iran, Australia, Nuova Zelanda, Scozia, Germania, Russia. In Italia è presente heulandite in Sardegna CENNI STORICI: Fu descritta per la prima volta nel 1822 dal cristallografo H.J. Brook che la chiamò heulandite in onore di J.H. Heuland, noto collezionista britannico; in precedenza l'heulandite veniva confusa con la Stilbite. ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: Fa parte della famiglia delle Zeoliti. Attualmente l'heulandite viene impiegata come filtro nell'industria chimica e come minerale da collezione COMMENTO: Grazie all'abito, la perfetta sfaldatura, la densità e la lucentezza è possibile riconoscere l'heulandite; molto belli sono i campioni provenienti da Poona (Deccan, India) CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO: STANZA: TECA: DESCRIZIONE CAMPIONE:
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- Ca4[Si5O15](OH)2·3(H2O) -
CLASSE MINERALOGICA: Silicato GRUPPO: trimetrico SISTEMA: Triclino GRUPPO SPAZIALE: GEMINAZIONE: ABITO: E' un fillosilicato e di solito si presenta in amassi formati da cristalli arrotondati, ma si trovano anche aggregati raggiati e cristalli lamellari. DUREZZA: 2,5 PESO SPECIFICO: 2,74 INDICE DI RIFRAZIONE: α=1,535 β=1,548 γ=1,549 δ=0,014 COLORE: Incolore, bianco, bruno, verde LUCENTEZZA: Vitreo TRASPARENZA: Trasparente, traslucido SFALDATURA: Perfetta STRISCIO: Bianco FRATTURA: Indistinta PLEOCROISMO: Debole GENESI: Si forma per alterazione di minerali sialici di Calcio, soprattutto nelle cavità di rocce basaltiche. GIACIMENTI: La scozia è un tipica località in cui si rinviene il minerale. Si può però trovare ovunque l condizioni climatiche permettano l'alterazione e idratazione di silicati di Calcio. CENNI STORICI: E' stato scoperto nel 1851. Il nome deriva dal greco Gurus=cerchio, per la forma arrotondata con cui spesso si ritrovano gli aggregati cristallini. ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: COMMENTO: Gli aggregati possono essere costituiti da elementi sferoidali di diametro fino di 5 cm e possono formare masse minerali di diversi centimentri di grandezza. CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO: STANZA: TECA: DESCRIZIONE CAMPIONE:
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- (K,Na,Ba)[(Al,Si)4O8] -
CLASSE MINERALOGICA: Allumo-silicato GRUPPO: Trimetrico SISTEMA: Monoclino GRUPPO SPAZIALE: C 2/m GEMINAZIONE: Tipo Carlsbad, Manebach e Baveno. ABITO: Cristalli prismatici di piccole dimensioni o massivo. DUREZZA: 6 - 6,5 PESO SPECIFICO: 2,81 INDICE DI RIFRAZIONE: α=(1,520-1,542) β=(1,524-1,545) γ=(1,526-1,547) δ=(0,005-0,010) COLORE: Incolore, bianco, gillo, rosso LUCENTEZZA: Vitreo TRASPARENZA: Trasparente o traslucido SFALDATURA: {001}perfetto; {010} imperfetto STRISCIO: Bianco FRATTURA: Fragile PLEOCROISMO: Debole GENESI: Magmatica o di metamorfismo di contatto. in genere associatoa depositi di Manganese. GIACIMENTI: Giappone, Australia, Stati Uniti (Ney Jersey), Namibia, Svizzera, Bosnia, Germania. CENNI STORICI: Il nome deriva dal greco hyalos=vetro e Phanos=sembianza (simile al vetro) ed è stato scoperto nel 1855 in Svizzera. ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: Fa parte della serie dei feldspati e forma miscele cristallografiche con Celsiana e Ortoclasio. COMMENTO: CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO: STANZA: TECA: DESCRIZIONE CAMPIONE:
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