Home Minerals
Warning
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

Minerali
Fluorite PDF Print E-mail

Fluorite blu- CaF2 -

CLASSE MINERALOGICA: Alogenuro
GRUPPO: Monometrico
SISTEMA: Cubico
GRUPPO SPAZIALE: Fm3m
GEMINAZIONE: Frequenti geminazioni a compenetrazione {111}
ABITO: La fluorite forma spesso perfetti cristalli euedrali, di habitus generalmente cubico. Può però presentarsi anche in forma ottaedrica e, raramente, dodecaedrica.Fluorite verde e rosa
DUREZZA: 4
PESO SPECIFICO: 3,18
INDICE DI RIFRAZIONE: n=1,433
COLORE: La fluorite pura è incolore, ma in genere si trova spuria e variamente colorata in vila (molto tipico),giallo, blu, verde, rosso, rosa, arancio, bruno, grigio, nero.
LUCENTEZZA: Vitrea
TRASPARENZA: Lucida o traslucida. raramente opaca.
SFALDATURA: Ottaedrica perfetta.
STRISCIO: bianco
FRATTURA: IrregolareFluorite esposta a raggi UV
PLEOCROISMO: Assente
GENESI: In natura la fluorite si trova solitamente nei filoni idrotermali, spesso come matrice di giacimenti metalliferi dove è associata a solfuri di piombo, argento e zinco, e in cavità di rocce metamorfiche e magmatiche ricche di silice.
GIACIMENTI: Importanti giacimenti si trovano negli Stati Uniti, Canada, Messico, Germania, Francia, Spagna, Russia, Svizzera, Inghilterra, Madagascar. In Italia esistono giacimenti in Val Trompia (Brescia), Trentino, Veneto e Sardegna. In Toscana si può trovare in associazione ai minerali solfurei di alcune aree minarie metallifere.
CENNI STORICI: Il nome deriva dal latino fluere=fondere (per il suo utilizzo come fondente in metallurgia). . Gli antichi greci la tagliavano come pietre preziosa, i romani la usavano per la costruzione di stupendi vasi multicolori. Dalla fluorite deriva poi il nome del fluoro e del fenomeno della fluorescenza.
ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: Alcuni tipi esposti ai raggi ultravioletti presentano un vistoso fenomeno di fluorescenza, fenomeno che proprio dal minerale prende il nome. Ha un basso indice di rifrazione, è isotropia, fonde a 1330°C. Circa la metà della fluorite estratta viene utilizzata nella produzione di acido fluoridrico utile nell'industria chimica, galvanotecnica e come fondente, conservante, fissativo, propellente nelle confezioni spray; l'altra metà viene utilizzata direttamente come fondente nell'industria siderurgica; una restante piccola percentuale è utilizzata nel campo della porcellana, del vetro, del cemento, come smalto e come componente di strumenti ottici.
COMMENTO: Si trova comunemente ben cristallizzata, in una vasta varietà di colorazioni. Nonostante la bellezza del minerale e la perfetta sfaldatura, non è comunemente usata come pietra preziosa a causa della bassa durezza. Ha durezza maggiore della Calcite ma minore del Quarzo. E' però molto apprezzata come minerale da collezione. 
CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO:
STANZA:
TECA:
DESCRIZIONE CAMPIONE:

 
Gesso PDF Print E-mail

Gesso (Selenite)- Ca[SO4* 2(H2O) -

CLASSE MINERALOGICA: Solfato
GRUPPO: Trimetrico
SISTEMA: Monoclino
GRUPPO SPAZIALE: A2/n
GEMINAZIONE: {100} frequenti; {101} meno comuni.
ABITO: Tabulare, prismatico, a volte il gesso si presenta in concrezioni ad alte percentuali di granelli di sabbia dette "rose del deserto". Sono freqenti le masse microcristalline (alabastro).
DUREZZA: 2Gesso
PESO SPECIFICO: 2,3
INDICE DI RIFRAZIONE:  α=1,520  β=1,523  γ=1,529  δ=0,01
COLORE: Incolore se puro. Giallo, rossastro, bruno, grigio, blu, nero se presenti impurità.
LUCENTEZZA: Vitrea, madreperlacea.
TRASPARENZA: Da trasparente a traslucido
SFALDATURA: {010} perfetta; {100} e {011} distinta.
STRISCIO: Bianco.
FRATTURA: Irregolare
PLEOCROISMO:
GENESI:
Il gesso è un tipico minerale di origine evaporitica, dove si forma per precipitazione diretta da acque sovrassature. Altre possibilità minori di formazione sono: per idratazione del minerale anidrite; per sublimazione da fumarola; per l'azione alterante di fluidi su solfuri metallici. Si presente spesso associato allo zolfo, soprattutto nella formazione gessoso-solfifera, tipica dell'appennino italiano. Ha paragenesi con zolfo, salgemma, aragonite, anidrite, celestina.
GIACIMENTI: Numerose sono le località con depositi di gesso. I maggiori sono di origine sedimentaria associati a rocce del Permiano e del Trias, in Germania. Risalenti al Terziario, invece, in Francia (bacino di Parigi) e in Italia. Altri depositi di origine sedimentaria si trovano nella regione di Salisburgo, in Austria e nelle regioni di Wieliczka e Bochnia, in territorio polacco, dove si accompagnano a depositi salini. Cospicui depositi di gesso nelle formazioni del Permiano si trovano nella regione del Bachkir, in Turkmenistan. Infine, associati ad anidrite e banchi di sale in vari depositi degli USA.
In Italia si trova in piccoli cristalli a Brosso, presso Torino; in esili cristallini nel Vallone di Chapy, a Courmayeur; in piccoli cristalli bianchi o verde-azzurri a Saint Marcel; a Migiandone, frazione del comune di Ornavasso, Provincia del Verbano-Cusio-Ossola; cristalli abbastanza grandi nella Val Calolden, in provincia di Lecco; presso Dossena e Oltre il Colle, in provincia di Bergamo; in forma compatta come matrice dell'antimonite a Renon, provincia di Bolzano; cristalli geminati a ferro di lancia nel Monte Donato, comune di Bologna e nella cava Fiorini a Farneto; in bellissimi cristalli incolori e limpidi si trova a Formignano, presso Forlì; In Toscana cristalli incolori si trovano nelle geodi del marmo di Carrara; nella miniera di pirite di Massa Marittima; nell'argilla delle terme di Saturnia; nella miniera di zolfo a Scansano; nella cava di gesso di Monte Argentario, nel grossetano e alle Cetine di Cotoniano, in provincia di Siena. Infine si trova nella provincia di Reggio Calabria nel comune di Motta San Giovanni e in quasi tutte le miniere della Sicilia associato allo zolfo. 
CENNI STORICI: E' uno dei minerali più antichi che si conoscono. Selenite è il nome attribuito ai cristalli di gesso dagli antichi Greci, da cui deriva il nome Selene (Luna). Sia nella Magna Grecia, sia  nell'impero romano (dal cui nome latino gypsum deriva il nome odierno) il gesso veniva impiegato nella fabbricazione di calchi di volti umani e più in generale nel mondo dell'arte; nel 1695 il gesso ebbe l'onore di essere studiato (prima volta in assoluto per un minerale) al microscopio.
ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: E' spesso associato ad anidrite (minerale che può trasformarsi in gesso per assorbimento d'acqua); i cristalli sono flessibili ma non elastici, hanno una conduttività termica molto bassa, a volte possono essere fluorescenti; il gesso può avere molte inclusioni tra cui granelli di sabbia (che danno origine alla varietà chiamatta rosa del deserto),bolle d'acqua e aria e altri fluidi. Il gesso si utilizza in edilizia, in medicina, per i calchi, per la produzione di solfo e dell'acido solforico, nell'industria della carta, della gomma, dei coloranti La varietà alabastro gessoso si utilizza per scolpire piccoli oggetti ornamentali.
COMMENTO: Si riconosce facilmente dall'abito, dal colore e dal aftto che può essere rigato con un unghia. La varietà pietra di Selene, alcuni geminati e le rose del deserto sono molto belli per arricchire le collezioni mineralogiche.
CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO:
STANZA:
TECA:
DESCRIZIONE CAMPIONE:

 
Galena PDF Print E-mail

Galena- PbS -

CLASSE MINERALOGICA: Solfuro
GRUPPO: Monometrico
SISTEMA: Cubico
GRUPPO SPAZIALE: Fm3m
GEMINAZIONE: geminati di compenetrazione, contatto e lamellari.
ABITO: Cubico, ottaedrico ed in combinazioni dei due.
DUREZZA: 2,5
PESO SPECIFICO: 7,5 - 7,6
INDICE DI RIFRAZIONE:
COLORE:
Grigio piombo, con sfumature bluastre.
LUCENTEZZA: Metallica
TRASPARENZA: Opaca
SFALDATURA: {001} perfetta; {111} parziale
STRISCIO: Grigio
FRATTURA: Indistinta
PLEOCROISMO: Assente
GENESI: Si trova soprattutto in giacimenti filoniani di origine idrotermale, accompagnata da diversi tipi di ganga (ad esempio calcite, quarzo, fluorite e barite).
Quando affiora in superficie la galena si può trovare spesso alterata, per azione degli agenti atmosferici, e trasformata parzialmente in carbonati di piombo, ossidi e solfati.
GIACIMENTI:
Nel giacimento di Stribro, presso Pribram, in Repubblica Ceca in grandi cristalli cubici fino a 12 cm e nell'isola di Man, in Gran Bretagna, cristalli fino a 25 cm. Si trova anche a Trepca, nel Kosovo; a Coeur d'Alne, nell'Idaho; ad Aspen, in Colorado e a Bleiberg, in Austria, solo per citare i principali.
In Italia si trova in piccoli cristalli nelle fenditure del porfido di Cuasso al Monte e a Boarezzo, in provincia di Varese; cristalli anche voluminosi nella miniera di Val Cololden, in provincia di Lecco; sulle pendici del Monte Civillina a Recoaro, in provincia di Vicenza; a Gorno, in provincia di Bergamo; in bei cristalli nella miniera di fluorite di Corvara ed in quella di Terlano, in provincia di Bolzano, e in tante altre località come Montevecchio nel medio campidano e Monteponi nell'Iglesiente.E' un minerale abbastanza comune nei giacimenti a solfuri misti della Toscana, anche se non si ritrova in forma cristallina euedrale.
CENNI STORICI: E' molto conosciuta sin dall'antichità grazie alla facilità con cui era possibile estrarne il piombo; i babilonesi la utilizzavano quindi per la produzione di piombo utile per la costruzione dei vasi nei giardini pensili; gli antichi romani invece utilizzavano il piombo per le condutture dell'acqua e per coloranti e cosmetici; con l'invenzione della stampa il piombo ha avuto un'ulteriore impennata nel suo utilizzo. La galena è tutt'oggi il principale minerale da cui si estrae Piombo.
ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: La lucentezza metallica è maggiore sulle superfici di sfaldatura che sulle faccie del cristallo. Può contenere piccoli percentuali (1%) di Argento, viene definita allora galena argentifera. Come detto sopra, dalla Galena è possibile estrarre Piombo, elemento estremamente utilizzato nell'industria; si utilizza piombo in leghe, nell'industria elettrica, metallurgica, chimica, come insetticida, nella fabbricazione di vetri, in coloranti, smalti ed in infinite altre applicazioni. Il problema del Piombo è legato alla sua tossicità, dato che risulta un elemento tossico difficilmente eliminabile dall'organismo umano.
COMMENTO: L'abito, la perfetta sfaldatura e soprattutto l'elevata densità, rendono la galena un minerale facilmente riconoscibile.
CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO:
STANZA:
TECA:
DESCRIZIONE CAMPIONE:

 
Goethite PDF Print E-mail

Goethite- FeO(OH) -

CLASSE MINERALOGICA: Ossido
GRUPPO: Trimetrico
SISTEMA: Rombico
GRUPPO SPAZIALE: Pbnm
GEMINAZIONE: 
ABITO:
Frequente in masse compatte o reniformi, in aggregati aciuculari, tabulari e terrosi. Rarissimi i cristalli isolati.
DUREZZA: 5 - 5,5
PESO SPECIFICO: 4,3
INDICE DI RIFRAZIONE:
COLORE:
Rossastro, bruno, nero
LUCENTEZZA: Adamantina, metallica, sericea
TRASPARENZA: Sub-traslucido, opaco
SFALDATURA: {010} perfetta. {100} evidente
STRISCIO: Giallo bruno, rosso bruno
FRATTURA: Indistinta
PLEOCROISMO: Giallo, incolore, bruno, rosso, arancio
GENESI: Si origina per ossidazione di minerali di ferro. E presente infatti in molti suoli 8soprattutto alteritici in climi tropicali). Come minerale primario precipita come ossido da soluzioni idrotermali.
GIACIMENTI: Stati Uniti, Australia, Cuba, Inghilterra.
CENNI STORICI: Il nome è stato dedicato al poeta e scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832). la goethite è stata usata fin da tempi preistorici come pigmento.
ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: Oggi i giacimenti di Goethite sono coltivati per reperire Ferro. Ferro ed altri metalli vengono estratti anche da suoli Lateritici di climi tropicali, sviluppatisi da rocce serpentinitiche (ultrafemiche).
COMMENTO: E' un minerale presente un po' ovunque, soprattutti nei suoli formatisi in climi piovosi.
CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO:
STANZA:
TECA:
DESCRIZIONE CAMPIONE:

 
<< Start < Prev 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Next > End >>

Page 8 of 18