- Cu4[SO4](OH)6 -
CLASSE MINERALOGICA: Solfato GRUPPO: Trimetrico SISTEMA: Monoclino GRUPPO SPAZIALE: P21/a GEMINAZIONE: ABITO: Prismatico, in druse o aciculare, nodulare. DUREZZA: 3,5 - 4 PESO SPECIFICO: 3,97 INDICE DI RIFRAZIONE: α=1.728 β=1.771 γ=1.800 δ=0,072 COLORE:Verde intenso, nero LUCENTEZZA: Vetroso, perlaceo TRASPARENZA: Trasparente, traslucido SFALDATURA: {100} perfetto STRISCIO: Verde pallido FRATTURA: Fragile, concoide PLEOCROISMO: Debole GENESI: Secondaria, per rapida ossidazione di giacimenti di Rame. GIACIMENTI: Sud Ovest degli stati Uniti e Cile sono quelli più importanti. CENNI STORICI: Fu scoperta dal geologo e mineralogista francese A. J. M. Brochant de Villiers (1772-1840) ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: COMMENTO: Il colore e la forma aciculare la rendono un interessante minerale da collezione. CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO: STANZA: TECA: DESCRIZIONE CAMPIONE:
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- CuFeS2 -
CLASSE MINERALOGICA: Solfuro GRUPPO: Dimetrico SISTEMA: Tetragonale GRUPPO SPAZIALE: /42d GEMINAZIONE: Geminati di compenetrazione o ciclici ABITO: Cristalli tetraedrici, spesso modificati in scalenoedrici. La maggior parte si trova però in forma massiva. DUREZZA: 3,5 - 4 PESO SPECIFICO: 4,1 - 4,3 INDICE DI RIFRAZIONE: COLORE: Il colore varia dall'ottone al giallo oro LUCENTEZZA: Metallica o semi-metallica TRASPARENZA: Opaca SFALDATURA: Indistinta STRISCIO: Verde scuro FRATTURA: Fragile, irregolare. PLEOCROISMO: GENESI: La calcopirite è presente in numerosi giacimenti: vulcanici solfurei, depositi di sedimenti esalativi formata per deposizione di rame durante processi di circolazione idrotermale. La concentrazione della calcopirite in questi ambienti avviene per trasporto di fluidi. Depositi di rame porfirico sono formati a partire dalla concntrazione di rame nel granito durante l'ascesa e la cristallizzazione del magma (giacimenti tipo Porphyry-Copper), dove è il minerale di rame più abbondante. La Calcopirite è un minerale accessorio nei giacimenti minerali di Nichel comaitico di tipo Kambalda formatisi da lave ultramafiche in ambienti saturi di zolfo. In tali ambienti la calcopirite è formata per estrazione del rame da silicati liquidi, che sono immiscibili con essa. GIACIMENTI: La si può trovare in molte forme, da grandi giacimenti come a Timmins, Ontario, a vene irregolari, disseminato insieme a granito o diorite intrusivi come mel giacimento di rame porfirico di Broken Hill, o nell' cordillera Americana e nelle Ande. Giacimenti del minerale sono anche presenti nel deposito gigante di Cu-Au-U di Olympic Dam Australia del Sud. CENNI STORICI: ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: Presenta contaminazioni di vario tipo: Co, Ni, Mn, Zn e Sn sostituiscono il Cu ed il Fe. Se, Fe e As sostituiscono lo zolfo; si rinvengono anche tracce di Ag, Au, Pt, Pd, Pb, V, Cr, In, Al e Sb. Esposta all'aria, la Calcopirite ossida, formando diversi ossidi, idrossidi e solfati. Minerali di rame associati includono la bornite, un solfuro, (Cu5FeS4), la chalcocite (Cu2S), la covellite (CuS), la digenite (Cu9S5); carbonati quali malachite e azurite,e rari ossidi come la cuprite (Cu2O). La calcopirite è di rado rinvenuta in associazione con rame nativo.La calcopirite è la fonte più importante per l'estrazione di Rame. COMMENTO: La calcopirite è spesso confusa con la pirite, sebbene quest'ultima cristallizza in un sistema cubico e non in un sistema tetragonale a corpo centrato. E' rinvenuta in gran quantità, raramente in forma cristallina, e meno fragile. La Calcopirite ha un colore giallo più scuro della Pirite, con tinta verdognola e riflessi bruni. Viene anche definita rame giallo per l'alto contenuto di rame e per il suo colore. CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO: STANZA: TECA: DESCRIZIONE CAMPIONE:
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- Ca[CO3] -
CLASSE MINERALOGICA: Carbonato GRUPPO: Dimetrico SISTEMA: Trigonale GRUPPO SPAZIALE: R3c GEMINAZIONE: {0112} lamellare, molto comune; {0001} comune. ABITO: Nella forma cristallina si presenta romboedrico, scalenoedrico, prismatico esagonale e varie combinazioni tra questi, sempre rispettando la simmetria del sistema trigonale. Frequenti sono i casi di geminazione. La calcite si trova comunque in molte altre forme microcristalline a causa dei molteplici ambienti in cui si può formare (in particolare sedimentario e come precipitato da fluidi idrotermali "travertino" che possono dare forme massive o vacuolari., stalattitica e stalagmitica. Altri ambienti sedimentari possono dare forme fibrosa, nodulare, oolitica, dendritica, granulare, in strati ed in mille altri modi (compresi numerosi casi di pseudomorfismo dovuti alla trasformazione di Aragonite in Calcite). DUREZZA: 3 PESO SPECIFICO: 2,71 INDICE DI RIFRAZIONE: ε=1,486 - (1.550) ω= 1.658 - (1.740) δ = 0.172 - (0.190). I valori tra parentesi sono riferiti a calcite non pura. La calcite ha un'indice di rifrazione molto alto, tale da poter sdoppiare un raggio luminoso che attraversa un cristallo trasparente rendendo visibile la birifrazione anche ad occhio nudo. COLORE: Tipicamente incolore o bianco.Se presenta impurità può dar luogo ad una moltitudine di tonalità differenti, da rosso, rosa, arancio, bruno, giallo, verdoe, grigio, nero e altri. LUCENTEZZA: Vitrea; polverosa nei campioni massivi. TRASPARENZA: Da tarsparente a traslucido e anche opaco. SFALDATURA: Perfeta romboedrica STRISCIO: Polvere bianca FRATTURA: Irregolare nei creistalli. Concoide negli aggregati massivi. PLEOCROISMO: Assente. GENESI: Minerale tipico di origine sedimentaria, sia per precipitazione chimica diretta da evaporazione di soluzioni sovrassature, sia per sedimentazione di resti organici di organismi marini che utilizzano il carbonato di calcio come costituente il loro guscio. Si può anche originare in rocce metamorfiche e magmatiche. In ambiente geotermico, i fluidi caldi circolanti tra le rocce possono contenere notevoli quantità di carbonato di Cacio disciolto (in soluzione) che precipita dando origine ad incrostazioni calcaree appena si raggiungono le condizioni di pressione e temperatura ambiente superficiali. Una nota va infine segnalata per i "Marmi", rocce di origine Termo-Metamorfica dovuti alla trasformazione di rocce calcaree a causa di un riscaldamento per contatto. Questo tipo di metamorfismo permette ai cristalli che compongono la matrice calcarea della roccia originaria di crescere di dimensione, dando infine una matrice a grana maggiore dove i creistalli di calcite possono essere anche riconosciuti ad occhio nudo. GIACIMENTI: La calcite si trova un po' ovunque, ma gli ambienti in cui si possono rinvenire dei bei cristalli sono in genere quelli in cui vi è stata una deposizione dovuta a precipitazione da fluidi idrotermali, spesso associata ad altre mineralizzazioni. CENNI STORICI: Il nome deriva dal termine latino calx che significa calce. La storia di questo minerale non coinvolge solo l'evoluzione dell'uomo, ma più in generale la calcite é un minerale fondamentale per l'ecosistema marino mondiale. Molti molluschi hanno infatti un gischio (o conchiglia) formati proprio di calcite (o aragonite). La calcite fu molto usata in passato come strumento ottico. ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: Ha due minerali polimorfi (stessa composizione chimica ma diversa struttura cristallina): Aragonite e Vaterite (la calcite é trigonale, l'aragonite ortorombica e le vaterite esagonale); Esiste in varie forme e si genera in vari ambienti. per questo ne esistono molte varietà differenti. E' fortemente birifrangente, effervescente ad attacco con acidi, presenta il fenomeno della fluorescenza (se sottoposto ai raggi ultravioletti, con colorazioni rosse, gialle, rosa e azzurre), fosforescenza e termoluminescenza. La calcite ha molte applicazioni industriali, tra esse spiccano la produzione di cementi, ceramiche e nell'industria cartaria, vetraria, siderurgica, chimica ed in ottica (per le sue particolari proprietà, una volta quasi tutti i polarizzatori erano fatti con la calcite); é usata anche per la costruzione di oggetti ornamentali e venduta come minerale da collezione ed usata in cristalloterapia. COMMENTO: La calcite si riconosce molto bene grazie alla perfetta sfaldatura, all'elevata birifrangenza e alla forte reazione con acidi anche deboli (altri carbonati come dolomite e siderite non reagiscono così facilmente). E' un minerale molto diffuso e può presentare varie colorazioni dovute alle impurità cristalline. CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO: STANZA: TECA: DESCRIZIONE CAMPIONE:
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- Sr[SO4]-
CLASSE MINERALOGICA: Solfato GRUPPO: Trimetrico SISTEMA: Rombico GRUPPO SPAZIALE: Pnma GEMINAZIONE: Molto rare ABITO: Di solito presenta cristalli euedrali, tabulari o prismatici. Si può trovare anche celestina di aspetto nodulare, fibroso e granulare DUREZZA: 3 - 3,5 PESO SPECIFICO: 3,96 INDICE DI RIFRAZIONE: α=1,621 β=1,623 γ=1,630 δ=0,009 COLORE: Incolore, binca, blu chiaro, rossiccia, verdognola, bruna. LUCENTEZZA: vitrea o amdreperlacea TRASPARENZA: Da trasparente a traslucida SFALDATURA: {001} perfetta; {201} buona. STRISCIO: Binco FRATTURA: Concoide PLEOCROISMO: Assente GENESI: La celestina può avere origine idrotermale, in associazione a galena e blenda, oppure sedimentaria evaporitica in associazione a Zolfo, Gesso, Aragonite e cloruri. GIACIMENTI: Stati Uniti (Ohio, Michigan), Madagascar (cristalli ben formati di colore blu), Inghilterra, Egitto in Italia vi sono giacimenti in Sicilia. CENNI STORICI: Il nome deriva dal latino caelestis=celeste, a causa del colore blu. In antichità aveva una sua importanza in quanto veniva usata per colorare di rosso le fiamme sacre (questo effetto stupiva e terrorizzava i credenti). In tempi successivi fu invece utilizzata per i primi rudimentali fuochi d'artificio. ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: Colore rosso al test alla fiamma (si distingue così dalla Barite che alla fiamma è verde pallido); alcuni campioni sono fluorescenti ai raggi UV. La celestina si utilizza come colorante nell'industria chimica, per la produzione di preparati di stronzio utili nel campo della pirotecnia, della ceramica, della cosmesi, dei lubrificanti; a volte si estrae stronzio puro da impiegare come metallo. COMMENTO: La celestina si riconosce grazie ad abito, colore e saggio alla fiamma. La bellezza dei cristalli, la buona lucentezza e la stupenda tonalità di blu. CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO: STANZA: TECA: DESCRIZIONE CAMPIONE:
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