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Gesso (Selenite)- Ca[SO4* 2(H2O) -

CLASSE MINERALOGICA: Solfato
GRUPPO: Trimetrico
SISTEMA: Monoclino
GRUPPO SPAZIALE: A2/n
GEMINAZIONE: {100} frequenti; {101} meno comuni.
ABITO: Tabulare, prismatico, a volte il gesso si presenta in concrezioni ad alte percentuali di granelli di sabbia dette "rose del deserto". Sono freqenti le masse microcristalline (alabastro).
DUREZZA: 2Gesso
PESO SPECIFICO: 2,3
INDICE DI RIFRAZIONE:  α=1,520  β=1,523  γ=1,529  δ=0,01
COLORE: Incolore se puro. Giallo, rossastro, bruno, grigio, blu, nero se presenti impurità.
LUCENTEZZA: Vitrea, madreperlacea.
TRASPARENZA: Da trasparente a traslucido
SFALDATURA: {010} perfetta; {100} e {011} distinta.
STRISCIO: Bianco.
FRATTURA: Irregolare
PLEOCROISMO:
GENESI:
Il gesso è un tipico minerale di origine evaporitica, dove si forma per precipitazione diretta da acque sovrassature. Altre possibilità minori di formazione sono: per idratazione del minerale anidrite; per sublimazione da fumarola; per l'azione alterante di fluidi su solfuri metallici. Si presente spesso associato allo zolfo, soprattutto nella formazione gessoso-solfifera, tipica dell'appennino italiano. Ha paragenesi con zolfo, salgemma, aragonite, anidrite, celestina.
GIACIMENTI: Numerose sono le località con depositi di gesso. I maggiori sono di origine sedimentaria associati a rocce del Permiano e del Trias, in Germania. Risalenti al Terziario, invece, in Francia (bacino di Parigi) e in Italia. Altri depositi di origine sedimentaria si trovano nella regione di Salisburgo, in Austria e nelle regioni di Wieliczka e Bochnia, in territorio polacco, dove si accompagnano a depositi salini. Cospicui depositi di gesso nelle formazioni del Permiano si trovano nella regione del Bachkir, in Turkmenistan. Infine, associati ad anidrite e banchi di sale in vari depositi degli USA.
In Italia si trova in piccoli cristalli a Brosso, presso Torino; in esili cristallini nel Vallone di Chapy, a Courmayeur; in piccoli cristalli bianchi o verde-azzurri a Saint Marcel; a Migiandone, frazione del comune di Ornavasso, Provincia del Verbano-Cusio-Ossola; cristalli abbastanza grandi nella Val Calolden, in provincia di Lecco; presso Dossena e Oltre il Colle, in provincia di Bergamo; in forma compatta come matrice dell'antimonite a Renon, provincia di Bolzano; cristalli geminati a ferro di lancia nel Monte Donato, comune di Bologna e nella cava Fiorini a Farneto; in bellissimi cristalli incolori e limpidi si trova a Formignano, presso Forlì; In Toscana cristalli incolori si trovano nelle geodi del marmo di Carrara; nella miniera di pirite di Massa Marittima; nell'argilla delle terme di Saturnia; nella miniera di zolfo a Scansano; nella cava di gesso di Monte Argentario, nel grossetano e alle Cetine di Cotoniano, in provincia di Siena. Infine si trova nella provincia di Reggio Calabria nel comune di Motta San Giovanni e in quasi tutte le miniere della Sicilia associato allo zolfo. 
CENNI STORICI: E' uno dei minerali più antichi che si conoscono. Selenite è il nome attribuito ai cristalli di gesso dagli antichi Greci, da cui deriva il nome Selene (Luna). Sia nella Magna Grecia, sia  nell'impero romano (dal cui nome latino gypsum deriva il nome odierno) il gesso veniva impiegato nella fabbricazione di calchi di volti umani e più in generale nel mondo dell'arte; nel 1695 il gesso ebbe l'onore di essere studiato (prima volta in assoluto per un minerale) al microscopio.
ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: E' spesso associato ad anidrite (minerale che può trasformarsi in gesso per assorbimento d'acqua); i cristalli sono flessibili ma non elastici, hanno una conduttività termica molto bassa, a volte possono essere fluorescenti; il gesso può avere molte inclusioni tra cui granelli di sabbia (che danno origine alla varietà chiamatta rosa del deserto),bolle d'acqua e aria e altri fluidi. Il gesso si utilizza in edilizia, in medicina, per i calchi, per la produzione di solfo e dell'acido solforico, nell'industria della carta, della gomma, dei coloranti La varietà alabastro gessoso si utilizza per scolpire piccoli oggetti ornamentali.
COMMENTO: Si riconosce facilmente dall'abito, dal colore e dal aftto che può essere rigato con un unghia. La varietà pietra di Selene, alcuni geminati e le rose del deserto sono molto belli per arricchire le collezioni mineralogiche.
CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO:
STANZA:
TECA:
DESCRIZIONE CAMPIONE: