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Abbadia San Salvatore PDF Print E-mail

Si trova sul lato est del Monte Amiata, nella provincia di Siena , circondata da boschi di castagni e faggi. Il paese di origine medievale, di cui aldo_aldozancora oggi conserva vie, palazzi e scorci, si era sviluppato attorno all'abbazia benedettina , della quale prende il nome. L'abbazia è una tra le più antiche della Toscana, nel medioevo godeva d'immensi poteri e privilegi, grazie alla protezione di papi e imperatori ed esercitava la giurisdizione feudale nel sud della Toscana. La leggenda vuole che venisse fondata nel 743 dal re Longobardo, Re Rachis. Seguì vicende alterne di potere e decadimento, legata alle vicende della chiesa di Roma, degli Orsini e degli Aldobrandeschi. Nel 1228 passò all'ordine dei Cistercensi. Finché nel 1786 il Gran Duca Leopoldo soppresse il monastero . Dal 1939 vi si è stanziata una comunità di Benedettini.
Da ricordare che dall'abbazia proviene il Codex Amiatinus, la più antica copia della Bibbia in versione latina, redatta da San Girolamo. Con la soppressione dell'abbazia la copia venne trasferita a Firenze, presso la biblioteca Laurenziana.
Rilevante è inoltre la Postilla Amiatina uno dei primi documenti scritti che attesta il passaggio dal latino al volgare. Stipulato nel 1087 è la postilla di un atto notarile, scritta in volgare.


DA VEDERE

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La chiesa Romanica dell' XI secolo, a croce latina, conserva un Crocifisso ligneo del XII secolo, e due dipinti di Francesco Nasini, vi sono due porte ai lati della scalinata che portano alla cripta longobarda  caratterizzata da 32 colonne con capitelli. Da vedere durante i festeggiamenti di San Marco Papa i numerosi reliquiari in legno dorato,il Busto di S. Marco Papa in bronzo dorato, e la Casula a lui appartenuta.

Una stradina sterrata porta alla chiesetta dell'Ermeta, circondata dal bosco; dove secondo la tradizione, si sarebbero ritirate in solitudine Thesia e Rutrunda, rispettivamente moglie e figlia del re longobardo Ratchis. La cappella, attestata nel 1296, durante il corso dei secoli è stata oggetto di devozione popolare.

Più in basso si trova la maestosa roccia trachitica Rupe di Dante, così detta perché il suo profilo ricorda quello del poeta e poco distante la Grotta dell'Arciere, con un dipinto di epoca neolitica che rappresenta un cacciatore armato di arco.

Il Museo delle Miniere di Abbadia San Salvatore, che sorge dove fino ad una trentina di anni fa si estraeva il mercurio. Il vecchio sito minerario è stato ad oggi riconvertito e oltre alla visita al museo è possibile vedere anche una parte di galleria ricostruita.


LINK:

www.comune.abbadia.siena.it

www.parcoamiata.it

www.museominerario.it

www.cm-amiata.siena.it