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Medioevo PDF Print E-mail

le miniere nel medioevo

 

 

Gli Aldobrandeschi

 

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Questa fese storica è poco documentata.
E' certo comunque che gli Aldobrandeschi scavarono il cinabro per ottenere mercurio. Lo si desume dall'atto di divisione della Contea (1274) con il quale si lascia indivisa la proprietà delle "argenti fodinium" ovvero delle miniere di "argento vivo" (mercurio) di Selvena. Gli scavi erano localizzati nei dintorni della Rocca Silvana, cioè nell'ambito della della futura miniera del Morone.


Gli sforza e il granducato di toscana

 

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Di mercurio amiatino si parla solo nel XVI° secolo quando il vice-conte di Santa Fiora, Matteini, comunica al conte Sforza che nel trasporto del mercurio in fiaschi di vetro da Selvena al Porto di Talamone, dove si imbarcava per Roma, un mulo caricato a basto con quattro fiaschi del suddetto metallo si era imbizzarrito, i fiaschi si erano rotti ed il mercurio perduto nel terreno. Da più fonti sappiamo che il lavoro di escavazione era attivo intorno al 1730 e che continuo fino alla fine del secolo.

 


 

Le tecniche di ricerca e di coltivazione

 

Le tecniche di ricerca e di coltivazione non sono molto diverse da quelle antiche anche se migliorate dall'uso di attrezzi in ferro, dall'impiego della polvere da sparo, dagli argani a mano per l'estrazione del minerale.

Si cerca di ventilare il sotterraneo incanalandovi le correnti d'aria di superficie.

La presenza di acqua e gas non consentono di scendere a profondità superiori a 50-60 metri.