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CLASSE MINERALOGICA: Solfuro GRUPPO: Monometrico SISTEMA: Cubico GRUPPO SPAZIALE: Pa3 GEMINAZIONE: Presenta una tipica geminazione a croce. ABITO: Può presentarsi in forma di Pentagono-dodecaedro, Cubo (con facce striate), ottaedro e icositetraedro, sia in cristalli ben formati sia in aggregati massivi, spesso associati ad altri minerali solfurei. DUREZZA: 6 - 6,5 PESO SPECIFICO: 4,95 - 5,03 INDICE DI RIFRAZIONE: COLORE: Giallo ottone chiaro LUCENTEZZA: Metallica TRASPARENZA: Opaco SFALDATURA: Debole {001} STRISCIO: Nero FRATTURA: Concoide PLEOCROISMO: GENESI: E’ il solfuro più abbondante della crosta terrestre e si genera in un’ampia varietà di ambienti; da quello sedimentario, che fornisce mineralizzazioni massive microcristalline, a quello magmatico (intrusivo ed effusivo) e, soprattutto idrotermale da cui si generano le cristallizzazioni migliori. GIACIMENTI: Giacimenti con produzioni importanti si trovano in Spagna, Giappone, Grecia, Svezia, Stati Uniti. In Italia si rinvengono bei campioni di pirite all’Elba, Colline Metallifere (Gavorrano, Niccioleta, Ravi e Campiano), Sardegna, Alpi. CENNI STORICI: Prende il nome dal termine greco pyros (fuoco) poiché produce scintille se percosso con un pezzo di metallo. Per via del color oro era noto in passato come “l'oro degli stolti” ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: E' un semiconduttore. Si decompone in acido nitrico. Si fonde con facilità. In Italia vi erano grandi giacimenti in Piemonte e Toscana sfruttati in passato a livello industriale per l'estrazione del ferro. L'estrazione del ferro è tuttavia svantaggiosa poiché, nel metallo estratto, permangono delle tracce di zolfo. La pirite si ossida molto facilmente e per questo motivo viene impiegata per produrre acido solforico per usi svariati nell'industria chimica. Inoltre, dal minerale si estrae zolfo utile per concimi, fabbricazione di cellulosa, vulcanizzazione del caucciù, antiparassitari, cosmetici, prodotti farmaceutici. Se riscaldato alla fiamma emette una miscela di solfuri dal classico odore di uova marce. COMMENTO: E’ in genere ben riconoscibile dall’abito, forma, lucentezza metallica, striature sulle facce. Può trovarsi associata ad una grande varietà di altri minerali. E’ frequente trovare cristalli pseudomorfi formatisi dall’alterazione della Pirite in ossidi. Se l'ambiente di deposizione è neutro o leggermente acido, si forma Marcasite, un minerale con la stessa formula chimica della Pirite ma con struttura cristallina Romboedrica. CAMPIONI IN ESPOSIZIONE AL MUSEO: STANZA: TECA: DESCRIZIONE CAMPIONE:
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